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Cronaca

Via libera del Ministero alla Darsena Europa, nuovo stop chiesto dagli ambientalisti

Nei giorni scorsi è stata deliberata positivamente la Valutazione di Impatto Ambientale per l'opera

"E' espresso giudizio positivo sulla compatibilità ambientale del progetto 'Prima fase di attuazione Piattaforma Europa', comprensivo della valutazione d'incidenza e della verifica del Piano di utilizzo delle terre e rocce da scavo presentato". Progetto che resta "subordinato al rispetto delle condizioni ambientali" richieste dalla commissione tecnica e dagli altri enti istituzionali come Regione Toscana e comuni di Pisa e Livorno. Così recita l'articolo 1 della delibera con cui il Ministero dell'ambiente, lo scorso 11 marzo, ha dato il via libera ambientale alla Darsena Europa. Un "Osservatorio Ambientale" denominato "Porto di Livorno" avrà il compito di "garantire la trasparenza e la diffusione delle informazioni relative all'attuazione degli interventi oggetto del presente provvedimento ed alla verifica dell'ottemperanza delle condizioni ambientali". La procedura quindi, nonostante i numerosi solleciti a riconsiderare il progetto, va avanti

Torna a manifestare la contrarietà all'opera l'associazione ambientalista pisana La città ecologica. Preoccupata, in particolare, in quanto "le condizioni poste dal Ministero sono pannicelli caldi". Secondo lei, in breve, "occorre smettere di qualificare come 'compensative' quelle che sarebbero solo opere di lieve mitigazione del danno. Il danno, prima di tutto, non va fatto. La Darsena Europa è un'opera ambientalmente non sostenibile in sé e quindi da non realizzare".

Nel dettaglio, la nota dell'associazione ricorda come "il progetto finale della Darsena Europa prevede un molo nord che si estenderebbe in mare nella fase finale per oltre 3mila metri, dove attraccherebbero grattacieli galleggianti di oltre 20 piani, di altezza, a pieno carico, di quasi 60 metri! Gli effetti sul litorale pisano non sono di fatto noti: potrebbero essere catastrofici. Sicuramente definitivo lo stravolgimento totale della linea di costa e lo sconvolgimento del paesaggio, un aspetto non trascurabile per località turistiche".

Darsena Europa progetto-2

Le misure compensative del 'sabbiodotto' e del 'Sand Engine' non convinvono gli ambientalisti. "Da escludere totalmente secondo noi il sabbiodotto, una sorta di tubone sotterraneo che dovrebbe portare sulle spiagge a nord i sedimenti che si accumuleranno alla foce dello Scolmatore, il canale artificiale nel quale confluiscono oltre al depuratore civile ed industriale di Pontedera, diversi fossi minori, per lo più fortemente inquinati da scarichi civili come il Canale dei Navicelli. Quei sedimenti non sembrano idonei per ripascere le spiagge del litorale pisano e oltre tutto porterebbe per la maggior parte acqua inquinata e il divieto di balneazione viaggerebbe nel tubo insieme alla sabbia! Ma anche il Sand Engine proposto dal Comune di Pisa appare una soluzione illusoria e inefficace".

A giudizio de La Città ecologica "la priorità per tutta la costa toscana è un'altra e lo hanno dimostrato gli ultimi eventi meteomarini che hanno portato all’allagamento da mare del litorale. Le previsioni scientifiche danno, in assenza di una decisa riduzione delle emissioni climalteranti, un innalzamento del livello del mare da uno fino a 2,5 metri al 2100". Per questo la Regione "deve subito decidere di abbandonare la realizzazione della Darsena Europa e di dirottare i 240 milioni di euro da essa stanziati per quell’opera verso l’elaborazione e l’inizio della realizzazione di un piano di adattamento ai cambiamenti climatici per la città di Livorno ed il litorale pisano, affidato ad esperti italiani e stranieri di livello internazionale".

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