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"Prima gli Italiani": il Consiglio Comunale approva il Bilancio di previsione

Il via libera dopo due giorni di discussione in cui non sono mancate le polemiche e le tensioni. La Lega: "Dalle parole ai fatti". Diritti in Comune: "Pisa come Lodi"

Il Consiglio Comunale ha approvato sabato 22 dicembre, dopo due giorni di discussione anche piuttosto tesa, il bilancio di previsione 2019-2021, insieme al documento unico di programmazione. La delibera è stata approvata con 22 favorevoli (quelli della maggioranza) 8 contrari (le minoranze, escluse Patto Civico assente alla votazione) e 0 astenuti. Durante l’esame delle pratiche ci sono stati dei momenti di tensione tra il gruppo della Lega e le minoranze. In particolare con il PD e con Diritti in Comune che hanno accusato la maggioranza di approvare un documento discriminatorio.

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Esulta il gruppo della Lega che durante l'approvazione del testo ha alzato dei cartelli con la scritta 'Prima gli Italiani, Lega Pisa'. "Con l’approvazione di questo bilancio - dichiarano gli assessori alla Sicurezza e alle Politiche Sociali, Giovanna Bonanno e Gianna Gambaccini - possiamo avere quelle risorse indispensabili che ci consentiranno di passare dalle parole ai fatti. Vogliamo combattere la marginalità sociale, l’emergenza abitativa e l’insicurezza e questo bilancio contiene proprio ciò che occorre. Da gennaio partiranno tante iniziative come il percorso di sgombero del campo nomadi di Oratoio che abbiamo già finanziato, le operazioni antidroga e di presidio del territorio nel centro storico e nelle periferie".

Soddisfatto anche il gruppo di Nap-Fdi. "Siamo estremamente contenti perché due ordini del giorno da noi proposti, con le firme di tutto il centrodestra, hanno trovato accoglimento. Il primo riguarda le 'Misure a sostegno dell'economia locale e dei prodotti tipici', prima firmataria Giulia Gambini, per favorire la nuova apertura nel centro della città di attività economiche legate alle tipicità e tradizioni del territorio. Il secondo a favore della genitorialità, primo firmatario Maurizio Nerini, in pratica il famoso 'Bonus bebè' cioè un buono da poter utilizzare nelle farmacie comunali unicamente per l’acquisto di prodotti per l’infanzia: pannolini, latte in polvere, omogeneizzati, medicinali".

Critica invece la posizione di Diritti in Comune che parla di "un bilancio la cui attendibilità non sussiste: infatti, come negli anni precedenti con il centrosinistra, Conti e la Lega danno il via libera ad un piano degli investimenti, che si fonda sulla vendita di patrimonio pubblico per 9 milioni di euro per l’annualità 2019, e così anche per il 2020 e il 2021, totalmente irrealizzabile".

Ma è soprattutto sui temi sociali che si concentrano le critiche di Diritti in Comune. "E' qui che si registrano i tagli più significativi - scrive il gruppo - in particolare sul settore dell’accoglienza e della infanzia. Sulle politiche abitative non si stanzia alcuna risorsa sulle manutenzioni straordinarie delle case popolari, né per recuperare gli alloggi pubblici attualmente vuoti, circa un centinaio, per i necessari lavori di messa a norma".  Nel mirino anche alcuni passaggi del Dup che "sotto lo slogan 'prima gli italiani' - scrive Diritti in Comune - costituiscono veri e propri atti discriminatori, come sancito dalla recente sentenza del Tribunale di Milano sul caso Lodi. La discriminante ancora una volta è tra chi cerca di attuare la Costituzione e i principi in essa contenuti e chi cerca di stravolgerla in tutti i suoi capisaldi".

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