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Calambrone, parcheggio nell'area verde del teatro abbandonato: "Ecco il recupero ambientale e la riqualificazione della destra!"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Non era bastato il fast park a Marina di Pisa. La Giunta Conti ora intende trasformare la grande area verde intorno al Teatro di Calambrone in un ulteriore parcheggio in vista della stagione estiva!

L’ennesima scelta scellerata da parte dell’amministrazione Conti che servirà solo ad aumentare traffico, inquinamento e caos. La cosa assume toni ancora più grotteschi se si analizza anche la procedura con la quale la Giunta ha presentato questa proposta. Si tratterà di un “uso temporaneo” utilizzando una norma per cui in una certa area si possono fare “degli usi diversi da quelli previsti dal regolamento urbanistico per attivare processi  di rigenerazione urbana, di riqualificazione di aree degradate, di recupero e valorizzazione di immobili e spazi urbani dismessi o in via di dismissione e favorire, nel contempo, lo sviluppo di iniziative economiche, sociali, culturali o di recupero ambientale”.

Insomma oltre il danno, la beffa. Mentre in altre città si usano le possibilità date dalla normativa per sperimentazioni di recupero di aree dismesse per iniziative culturali, sociali ed associative, l’amministrazione Conti le sfrutta, invece, per fare l’ennesimo parcheggio, cercando di spacciarlo per temporaneo quando è chiaro che questa scelta diventerà definitiva. Infatti la motivazione per cui si procede a questo intervento è che, secondo quanto scritto nella proposta di delibera, le “aree di sosta sono insufficienti”.

Siamo al mondo alla rovescia: cosa c’è di “recupero ambientale e riqualificazione di un tessuto urbano esistente” in un nuovo parcheggio? La cosa diventa ancora più surreale se teniamo conto della zona in cui si vuole realizzare, ovvero l’area verde intorno al teatro del Calambrone, emblema dell’abbandono di uno spazio culturale sul quale da anni e anni manca qualsiasi progetto di riqualificazione e gestione. Circondare di macchine un teatro vuoto, distruggendo una area verde, è questo il processo di rigenerazione urbana della Giunta Conti?

Il modello di mobilità, che ancora una volta la destra incentiva e promuove, è incentrato sempre e solo sull’auto privata con gli effetti negativi che tutto questo ha sul traffico e sull’inquinamento, e l’unica opzione percorsa è quella di moltiplicare i parcheggi occupando qualsiasi area verde disponibile. Occorre andare nella direzione opposta: si potrebbero utilizzare i molti parcheggi scambiatori già esistenti in città, e che in estate sono sottoutilizzati, per far partire da lì delle comode, veloci e frequenti navette al prezzo del bus urbano da e verso Marina di Pisa e Tirrenia, che potrebbero inoltre fornire un servizio più efficiente perché più capillare, decongestionando le strade verso il mare dal traffico e dalle code che nessuno vuole.

Una buona amministrazione dovrebbe pianificare le opere pensando già a quello che sarà il futuro: e per il litorale pisano non può che essere quello di realizzare un’infrastruttura su ferro che lo colleghi a Pisa e alle altre aree urbane limitrofe, per dare una svolta verso una mobilità efficiente e sostenibile che ci liberi dalla necessità dell’auto privata. In quest’ottica un ulteriore parcheggio non serve davvero a niente e a nessuno.

In discussione è il modello di sviluppo dello stesso litorale. Questo autunno grazie ad una nostra iniziativa la Terza Commissione consiliare permanente ha fatto un sopralluogo proprio al Teatro di Calambrone perché pensiamo che Calambrone e il litorale abbiano estrema necessità di spazi sociali e centri collettivi e di aggregazione.

Già da tempo avevamo denunciato ciò che è sotto gli occhi di tutti, in primis dei residenti, ossia che quella struttura – recuperata con una spesa superiore al milione di euro – versa in totale stato di abbandono, venendo meno alla funzione sociale e culturale per cui era stata concepita.

Avevamo già suggerito che, prima di investire risorse nel recupero del Teatro, si ragionasse su un progetto di rilancio delle sue attività, e si chiarissero bene i termini secondo cui un soggetto attivo in ambito culturale potesse farsi carico della sua gestione, con un’adeguata programmazione di eventi e l’apertura di un punto ristoro di piccole dimensioni.

L’amministrazione aveva annunciato di voler procedere con una manifestazione di interesse per sollecitare gli operatori della cultura a prendere in considerazione il Teatro di Calambrone come sede di proprie iniziative, soprattutto nella stagione estiva, ma dall’annuncio ad oggi non sono seguiti ancora una volta i fatti.

Rilanciamo la nostra proposta di rigenerazione urbana tramite un “concorso di idee” aperto alla cittadinanza, a partire dai residenti a Calambrone, affinché il Teatro venga realmente vissuto definendo regole che garantiscano la fruibilità del bene a favore della collettività con un modello di gestione comunitaria e partecipata. A questo scopo è importante che la struttura venga anche meglio collegata con il tessuto urbano circostante esattamente l’opposto di quello che intende fare il Comune circondando questo spazio di auto.

Occorre intanto bloccare assolutamente questa proposta di delibera per il nuovo parcheggio in quanto la Giunta Conti intende usarla come metodo di sperimentazione da ripetere anche su altre verdi nel centro della nostra città per fare ulteriori e inutili parcheggi.

Ciccio Auletta – consigliere comunale Diritti in comune: Una città in comune – Unione Popolare

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