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Caso Ericsson, tre mozioni regionali per i lavoratori: "Scongiurare svuotamento del distretto"

Approvata all'unanimità la mozione Pd in Consiglio regionale. Pieroni, Nardini e Mazzeo: "Pieno sostegno ai lavoratori della Ericsson del sito di Pisa"

"C'è forte preoccupazione per la procedura di licenziamento collettivo annunciata dall’azienda. Questa mattina abbiamo discusso e approvato tre mozioni in cui chiediamo che siano messe in atto tutte le strategie possibili affinché il polo pisano della multinazionale svedese non venga drasticamente indebolito, come prevede il piano di riorganizzazione presentato dall’azienda". Così Andrea Pieroni, consigliere regionale Pd, illustrando oggi in aula la mozione di cui è stato primo firmatario per il sostegno ai dipendenti che rischiano licenziamento e trasferimento.

"La vicenda della Ericsson è scoppiata in maniera repentina, inaspettata - sostengono anche Antonio Mazzeo ed Alessandra Nardini - anche perché la multinazionale svedese ha avuto la possibilità di lavorare in un contesto fertile ed efficace, basti considerare la collaborazione tra Cnr, Sant’Anna e Cnit. Un luogo di assoluta eccellenza sul versante delle nuove tecnologie e dell’innovazione, qui si svolge attività  di ricerca sulle reti ottiche e le tecnologie fotoniche".

Si pensa alle pesanti ricadute occupazionali dovute alla scelta della Ericsson: "La decisione dell’azienda di ridurre gli organici ci pare affrettata e semplicistica; una decisione che viene presa, peraltro, rinunciando a forme di ammortizzatori sociali come i contratti di solidarietà. La scelta della multinazionale deve essere rivista, considerato anche che in questi anni la proprietà ha beneficiato attraverso i fondi europei di cospicui finanziamenti regionali, pari a circa 10milioni di euro, e tuttora è candidata a riceverne altri sul progetto FI-PI-Li 3".

Oltre a prevedere ogni strumento possibile a livello regionale, "La Toscana deve attivarsi anche sul piano nazionale: l’obiettivo è quello di riaprire il confronto al Ministero per lo sviluppo economico, convocato il 22 giugno scorso, al quale l’azienda non partecipò. Assumendo, peraltro, un atteggiamento grave perché le aziende non possono sottrarsi al confronto e alla ricerca di una soluzione positiva. Siamo vicini ai lavoratori che hanno scioperato a Pisa e successivamente sono stati ricevuti dal viceprefetto".

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