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Ginnastica Dinamica Militare a Pisa e Livorno: contrari i Cobas scuola

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

A Pisa il 19 settembre alle medie 'R. Fucini', a Livorno il 20 presso il Nautico 'A. Cappellini', proprio a ridosso della riapertura delle scuole, si terrà lo show di presentazione della nuova disciplina – 'Ginnastica dinamica militare' – che proprio in questi giorni di catastrofe bellica e di retorica patriottarda diffusa sta conoscendo un momento di rilancio e di diffusione in tutta Italia. Che ci fanno ginnasti in divisa militare, vestiti come rambo alla guerra e imbevuti di cameratismo testosteronico e nazionalistico, all’interno delle palestre scolastiche pisane e livornesi? Chi sono i novelli ginnasti dinamici e militari? Cosa propongono? In cosa consiste la novità della loro proposta ginnica?

Nulla di che, a prima vista: piegamenti, squat, saltelli, crunch, uno-dué... niente di più dell’eserciziario di riscaldamento tipico di qualsiasi prof di ginnastica minimamente preparato. Nuovo è invece, stando ai numerosi video presenti in rete (consigliamo la visione agli stomaci forti a partire dal sito www.gdmi.it) l’approccio militaresco, il cameratismo, la disciplina geometrica e unisonante, l’ansia da superamento del limite fisico, la motivazione nazionalistica, il grugno sofferente di chi dà tutto sé stesso/a fra lacrime e sudore manco stesse per vincere la guerra di Libia, l’immaginario patriottico e ammiccante al glorioso tempo che fu.

"Nessun collegamento con ideologie politiche", specifica l’homepage del sito, all’interno del quale risalta chiara la partnership con l’Esercito Italiano. Excusatio non petita, che fa pensare proprio a un'ideologia politica sottostante ben precisa. Lo stile, i (tri-)colori, l’abbigliamento obbligatorio come una divisa, l’ideologia sottesa al metodo richiamano infatti troppo platealmente una retorica di stampo tardo-nazionalistico. Il presidentissimo, muscolatissimo e figura carismatica dell’associazione sportiva si propone addirittura come musicista e cantante, con ammicchi e versi ispirati quali:

"Cara Italia, il tempo di rinascere è giunto [...] Nel nostro destino sono passati artisti poeti geni e dittatori. È giunto il tempo di guardarsi e dire: si cazzo sono italiano – italiana [...] come fratelli siamo italiani [...] Un cuore un’anima una visione, un cuore che batte all’unisono per la nazione, un solo cuore cara Italia la mia nazione, la mia nazione nel cuore. La vita mi hadimostrato che uniti si vince. Una visione ripresa dal cielo venuta da lontano [...] si è un duro allenamento ma è la vita. Dal primo passo alzati e segui solo la tua anima. Lei ti guiderà dentro una grande nazione, il suo colore è il tricolore. Ginnastica dinamica militare italiana".

Non da meno le auto-presentazioni degli allenatori di zona: "Noi accogliamo tutti. Purché rispettino le regole [...]. Non si discute perché non c’è da discutere [...] Non c’è spazio per discussioni. Militare è un omaggio al metodo con cui ci si allenava una volta. Rispetto dell’istruttore che dà gli esercizi sotto forma di comando, senza contestare, nella convinzione che sappia dove portarci".

Gli allenatori-manager di Ginnastica militare trovano i migliori alleati tra i gruppi territoriali di Fratelli d’Italia, il partito di Giorgia Meloni che ha dedicato al rilancio dell’attività sportiva nelle scuole una parte consistente del programma elettorale. Carlo Ciccoli, presidente del gruppo Fratelli d'Italia Regione Marche (famoso per il suo passato di pistolettatore di avversari politici - di sinistra - e per il suo presente di esternatore patriarcale e antifemminista) spende parole di elogio e sponsorizza direttamente il nuovo investimento della Regione a vantaggio della «novità che si sta affermando» della GDM. A Brescia trainer accreditati GDM partecipano con tutto lo stato maggiore di Fratelli d’Italia al taglio del nastro per l’apertura di impianti sportivi.

Avanza un chiaro tentativo di militarizzazione delle giovani generazioni attraverso una irreggimentazione dei contenuti didattici ed educativi delle scuole. Le fanfare militaresche troppo spesso suonano come attrattiva per quelle scuole che scelgono di avviare progetti di alternanza scuola-lavoro nelle caserme, che ospitano esponenti dei corpi armati a tenere lezioni, che trascinano gli/le studenti a sventolare bandierine tricolori nelle parate militaresche. È un modello di scuola-caserma che sottintende la creazione di un immaginario di persona e di stile di vita che riconosce il 'militare' come 'buono', le armi come necessarie, le basi militari come avamposto di progresso, e la guerra, futura e imminente, come unica opzione per la nostra civiltà. I ginnasti dinamici militari ne sono forse una buffa parodia, ma non meno accattivante per chi non riesce a intravedere il potenziale tossico e distruttivo del messaggio di cui, in maniera plateale, si fanno portavoce.

Il Collegio dei docenti delle scuole Fucini di Pisa ha espresso chiaramente la propria netta opposizione alla concessione degli spazi al gruppo dei GDM. Sarebbe interessante conoscere attraverso quali organi è stata decisa la concessione delle aule ai ginnasti dinamici militari, e se il Comune a trazione leghista, gestore dei locali, ha deliberato autonomamente in tal senso, e con quali motivazioni.

Come Cobas auspichiamo e diamo sin da ora la nostra disponibilità a una presa di posizione chiara e visibile in città, finalizzata a negare la concessione di spazi scolastici a chi sostiene un'idea di scuola incompatibile con il ripudio della guerra come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali.

Cobas scuola di Pisa e Livorno

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