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Inchiesta keu: la destra attacca, dal Pd confermata fiducia agli amministratori coinvolti

Le reazioni dopo la diffusione del report sulle analisi svolte dai consulenti della Dda che confermano la presenza di sostanze inquinanti in tutti i siti ispezionati

Dopo la diffusione dei dati sui rapporti dei consulenti della Direzione distrettuale antimafia di Firenze che hanno rilevato la presenza di cromo e altre sostanze chimiche inquinanti in tutti i siti esaminati, con valori decisamente oltre la soglia ammessa dalla legge, cresce la preoccupazione per la situazione ambientale in Toscana. Le analisi si sono svolte nell'ambito delle indagini sul traffico illecito di rifiuti industriali speciali da cui sarebbero emerse infiltrazioni della ‘ndrangheta in Toscana. Immediate le reazioni politiche.

“Quanto emerso finora dall’inchiesta ‘keu’ rappresenta una clamorosa disfatta del sistema di smaltimento dei rifiuti in Toscana: la Procura ha già avuto la conferma di ben dieci siti inquinati, in zone delicatissime come nei pressi di un acquedotto o all’interno di un’azienda agricola - afferma l’europarlamentare della Lega, Susanna Ceccardi - da una parte dobbiamo difendere la qualità della vita e la sostenibilità ambientale della nostra Regione, ma dall’altra dobbiamo impedire che progressivamente si scivoli sempre di più in situazioni paragonabili alla Terra dei Fuochi. Non possiamo permettere che la ‘ndrangheta scali i vertici dell’imprenditoria e della politica toscane. Ma questo rischio c’è, non si può fare finta di nulla”.
“Quanto emerso in questi cinque mesi è di una gravità inaudita. Al di là dell’iter giudiziario, che coinvolge importanti esponenti del Pd, è stupefacente la facilità con cui l’imprenditore Lerose, stando alla ricostruzione della Procura, abbia sparso cromo e altre sostanze pericolosissime per la salute di tutti. Che in questa vicenda vi sia stata complicità o totale incapacità da parte della Regione e delle amministrazioni a guida Pd, lo stabilirà la magistratura. Certo, una parola in più su questa vicenda, che non sia di mera circostanza, da Eugenio Giani e da altri esponenti del suo partito, ogni tanto farebbe piacere. Nel frattempo - conclude Ceccardi - andrà ripensata l’intera filiera dello smaltimento dei rifiuti, dalle certificazioni rilasciate dai depuratori fino alle norme regionali, passando per per il tracciamento dei rifiuti. Ma, soprattutto, evitare di contrattare emendamenti in campagna elettorale”.


“I risultati delle analisi della Procura di Firenze sul keu inquadrano una situazione ancora più grave di quella che ci saremmo aspettati e sembra che i siti inquinati siano destinati ad aumentare. Pensavamo che non ci fosse niente di peggio della regionale 429, dove sono state sepolte 8 tonnellate di materiale tossico. Invece al peggio non c’è mai fine. Nell’area ex Valcis del pisano, i livelli di cromo sono superiori di ben 50 volte rispetto al limite consentito. E a Bucine, questi assassini avevano addirittura venduto il materiale nocivo per riempire i terrapieni di un complesso residenziale in costruzione - sottolineano i consiglieri regionali di Fratelli d'Italia Alessandro Capecchi e Francesco Torselli - ciò che sconvolge ancora di più è il silenzio della sinistra e il fatto che tutti i politici coinvolti, ad eccezione di Ledo Gori che era ormai a fine carriera, siano ancora al loro posto. Pensate, il sindaco Deidda – indagata per associazione a delinquere – è ancora primo cittadino e nessuno ha chiesto che si dimettesse. Arpat, già nel 2018, aveva fatto sapere che quel keu non era a norma. Perché la Regione non ha mosso un dito? Quale interesse aveva la sinistra a tenere tutto nascosto? La sinistra è troppo compromessa per poter gestire la bonifica dei dodici siti inquinati".
"Inoltre, Arpat è da mesi impegnata prevalentemente nella vicenda keu e il numero di siti inquinati sembra aumentare ogni giorno: temiamo che il suo personale non sia sufficiente per portare avanti la sua attività ordinaria. Ed oggi più che mai la Toscana ha bisogno di una Agenzia di tutela ambientale che funzioni - proseguono i due esponenti di Fdi - per questo chiediamo che il ministro Cingolani mandi un commissario straordinario in Toscana che si occupi di questa delicata fase”.

Dal Partito Democratico provinciale di Pisa interviene la senatrice Valeria Valente. “Le notizie sugli altissimi livelli di cromo e di altre sostanze
inquinanti nei terreni analizzati dai consulenti della Procura di Firenze, e la questione della pervasività delle mafie nei settori economici del nostro territorio, desta grande preoccupazione nella comunità del Partito Democratico - afferma la commissaria provinciale Pd Valeria Valente - il danno ambientale è enorme, soprattutto per quei Comuni che sono stati interessati dai rilievi. Ai sindaci e agli amministratori delle aree interessate dobbiamo dare risposte immediate, che non possono ridursi a semplici dichiarazioni di solidarietà. Dobbiamo dunque proseguire con il percorso avviato e che è già partito. Per questo convocheremo nelle prossime ore una riunione con tutti i nostri sindaci e i nostri amministratori dei Comuni interessati per fare il punto su come dare seguito a quando deciso dalla direzione regionale. In quella sede avevamo detto delle parole chiare: più controlli e più trasparenza; modelli di governance dei processi meno ingessati e sostanzialmente permanenti; più risorse e mezzi a chi, come Arpat è chiamato a fare i controlli richiesti; codici etici più stringenti per tutti i decisori coinvolti; un rafforzamento della governance designata
dai soci pubblici dei Consorzi di Depurazione; l'istituzione di un organo scientifico terzo e indipendente di controllo; una ridefinizione del ruolo e delle funzioni del 'Tavolo di Distretto'".

“Rispetto all’ipotesi di un coinvolgimento di amministratori del Pd in vicende connesse alla gestione degli impianti di trattamento dei reflui, ma non legate in alcun modo agli sversamenti di keu da parte di aziende private, ribadiamo la nostra stima verso persone che conosciamo come oneste e dedite al bene pubblico da sempre e che, come tali, sono riconosciute dalle nostre comunità. Rispetto a questo, ricordiamo che la vicenda Keu è precedente e slegata all'operato che viene contestato agli amministratori e sottolineiamo che i recenti rapporti Arpat attestano la conformità alle tabelle di legge degli scarichi del depuratore Aquarno nel canale Usciana. Ci preme sottolineare che riconoscere tutto questo non significa in alcun modo sminuire la portata della pubblicazione dei dati sui livelli di inquinamento o il rischio delle infiltrazioni mafiose nel nostro territorio, ma sottolineare che le due vicende vengono indebitamente messe in relazione. La comunità del Partito Democratico è una comunità generosa, che ha a cuore i territori della provincia di Pisa e della Toscana tutta; è una comunità che ha tutti gli anticorpi per reagire e dare la risposta migliore a questa grave situazione" conclude la senatrice Valente.

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