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Venerdì, 26 Aprile 2024
Politica

Lotta continua sulla manifestazione antifascista a Pisa

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PisaToday

Dopo un periodo di sdoganamento del fascismo, iniziato con il celebre discorso di insediamento come presidente della camera nel 1996  di Luciano Violante (all’epoca Ds, oggi PD), in cui si invitava a riflettere sulle “ragioni dei vinti di ieri…dei ragazzi di Salò”, oggi i democratici, con un tempismo sinistramente elettorale, si riscoprono antifascisti.

Abbiamo partecipato oggi alla manifestazione con uno striscione inequivocabile : "daspo e repressione l'antifascismo del padrone", ci siamo messi in fondo al corteo per abbandonarlo davanti al Comune luogo simbolo di politiche securitarie, dell'impunità ai ricchi speculatori e della tolleranza zero verso gli ultimi.

La memoria a senso unico, quella che ricorda il fascismo di ieri ma tace sulle politiche odierne, quelle dei daspo, dei fogli di via, delle cartelle esattoriali recapitate alle fasce piu' povere della città quando  gli immobiliaristi possono permettersi di non pagare le tasse locali, della militarizzazione dei territori con il Comune che si appresta a cedere porzioni di territorio per costruire la ferrovia della guerra tra Camp darby e l'areoporto militare di Pisa. 

L'antifascismo nasce dalla memoria e da pratiche sociali, culturali e politiche ben definite, all'insegna del no al razzismo ma anche dalla tutela delle classi sociali meno abbienti, l'esatto contrario di quanto fanno gli antifascisti istituzionali, quelli da solotto la cui memoria è labile e arriva solo quando si tratta di vendere una immagine che stride con la realtà di tutti i giorni. L'antifascismo di oggi è anche contro i decreti Minniti!

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