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Legge 104, Scognamiglio: "8 mesi per l'accertamento dell'invalidità civile: ritardi inaccettabili"

La consigliera comunale Pd attacca: "Dalla presentazione della domanda, tempi di attesa dilatati per mancanza di medici nelle Commissioni di Pisa e Pontedera"

Con una lettera datata 14 luglio l’Associazione Nazionale Mutilati e Invalidi Civili (ANMIC), rivolta all’assessore alla disabilità del Comune di Pisa e al direttore generale di Asl Toscana Nord-Ovest, ai direttori dell'Ufficio Medicina Legale Pisa e Società della Salute, ha segnalato l’operatività ridotta delle Commissioni chiamate a pronunciarsi sulle richieste di accertamento per carenza di personale sanitario, riportando tempi di attesa fino a 8 mesi. Un arco temporale di lavoro della Commissione ben maggiore dei 1-2 mesi di media, quando a pieno regime.

"Una situazione gravissima - afferma Scognamiglio - che affligge la disabilità generalizzata, che danneggia in primo luogo i più fragili, con ricadute su nuclei familiari che necessitano del certificato di invalidità civile in tempi rapidi per fornire una assistenza adeguata ai genitori anziani o a figli con disabilità. E’ nella scuola, però, che si manifesta l’effetto collaterale di maggior entità: un iter così lungo dilata i tempi per l’ottenimento del sostegno nelle scuole. Si toglie la possibilità di assegnare i sostegni che servono nelle classi. Ad oggi, la realtà è che le famiglie che hanno fatto richiesta tra aprile e agosto, per i loro figli potrebbero non avere il sostegno a scuola in tempi congrui e verrebbero a mancare anche tutte le agevolazioni che aiutano a migliorare la qualità della vita. Inammissibile continuare a fare finta che il problema non esista. Non servono soluzioni tampone, ma risposte strutturali, a partire da una programmazione evidentemente da ripensare. Si è creato un disservizio noto agli addetti ai lavori e per questo prevedibile, poiché generato da pensionamenti e diminuzioni di personale non compensati da nuove assunzioni".

"Sulla scarsità di medici disponibili - aggiunge - sui servizi ridotti all’osso, la Regione si adoperi con le risorse a disposizione, consapevoli che sono le politiche nazionali a dover, in primo luogo, tutelare la sanità pubblica". Rispetto alla lettera di ANMIC, "dal Comune di Pisa nessuna risposta: prenda atto del problema, - dichiara la consigliera - si muova in sinergia con gli organismi competenti, e faccia la sua parte. Il sindaco Conti, in quanto responsabile della salute, interagisca e promuova azioni da coordinare col Garante dei diritti delle persone con disabilità".

In attesa di conoscere il grado di risposta alle sollecitazioni rivolte all’assessore Gambini, la consigliera Pd Scognamiglio, sotto forma di argomento, insieme alle forze di minoranza, porterà la questione come prima firmataria nella seduta della 2° Commissione consiliare permanente, sede in cui saranno chiamati in audizione il direttore generale di Asl Toscana Nord-Ovest, i direttori di Ufficio Medicina Legale Pisa, Società della Salute, Servizi Sociali, e la presidente di ANMIC. Sono state inoltre invitate le associazioni operanti sul territorio in materia.

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