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Taser alla Polizia Municipale, il Comune di Pisa procede: "Pericolosa follia da fermare"

La lista Diritti in Comune rende noto l'acquisto in corso dell'arma da parte dell'amministrazione, mettendo in guardia sulla pericolosità letale dello strumento

Lo scorso settembre il Consiglio comunale di Pisa ha approvato il regolamento della Polizia Locale, cioè la Polizia Municipale, con anche la dotazione per gli agenti dei taser. Una previsione da tempo già criticata, che ora diventa operativa. E' la lista Diritti in Comune ad attaccare l'amministrazione sul punto, sostenendo la pericolosità di quella che è considerata dalla legge italiana una 'arma propria', bisognosa di una licenza per l'utilizzo. 

"La Giunta Conti - scrive il gruppo in una nota - sta spendendo in questi giorni 25mila euro per l'acquisto di 4 pistole taser per dotare in forma stabile gli agenti di questa arma. Ad incassare queste risorse pubbliche sarà la Axon Enterprise visto che, come si legge nella determina di acquisto, è l'unica sul mercato nazionale a produrle, mentre a fornirle materialmente sarà la Axon Public Safety Germany SE di Francoforte sul Meno. La Axon nel 2022 aveva già incassato dal Comune di Pisa altri 20 mila euro per l'avvio della sperimentazione nell'utilizzo del Taser a Pisa: Axon, al centro di numerose contestazioni in questi anni come riportato in una inchiesta dell'Espresso dello scorso marzo. Abbiamo già duramente contestato la decisione della destra di avviare la sperimentazione dell’uso del taser che ora diventa ordinario. Si tratta di un fatto gravissimo: la pistola a impulsi elettrici, che immobilizza facendo contrarre i muscoli, è definita 'arma propria' dalla legge italiana ed è stata approvata per l’utilizzo dalle forze di polizia dopo una prima sperimentazione sospesa nel 2020 per risultati insoddisfacenti alle prove balistiche. Secondo Amnesty International, il taser avrebbe causato centinaia di morti negli Stati Uniti, più di 800 dal 2001, e l’Onu, nel 2007, ha inserito l’arma nella lista degli strumenti di tortura, mentre ricercatori dell’università di Groningen hanno mostrato che gli studi che hanno valutato positivamente la sicurezza di questo tipo di arma sono spesso incompleti, effettuati su soggetti giovani e sani come gli stessi agenti di polizia, e finanziati più o meno direttamente dalla Axon, la casa produttrice del taser".

"In Italia - prosegue la lista - si sono verificati i primi impieghi dell’arma da parte delle forze dell’ordine, con l’episodio più grave lo scorso 13 agosto a San Giovanni Teatino, in provincia di Chieti, dove un uomo di 35 anni, affetto da disturbi psichiatrici e in stato di agitazione ma che non stava attuando comportamenti pericolosi, è morto in seguito all’uso del taser unito all’uso di sedativi. Questa determina va subito ritirata e ricorreremo a tutti gli strumenti amministrativi per bloccare questa ennesima pericolosa follia della Giunti Conti".

RICEVIAMO DA AXON E PUBBLICHIAMO LA SEGUENTE PRECISAZIONE:

In relazione all’articolo pubblicato il 29 novembre 2023, dal titolo “Taser alla Polizia Municipale, il Comune di Pisa procede: "Pericolosa follia da fermare", Axon precisa che la sperimentazione per l’utilizzo del TASER per le Forze di Polizia nel 2020 non è mai stata sospesa per presunti risultati insoddisfacenti. L’Azienda ha, infatti, organizzato un percorso di sperimentazione customizzato, che prevedeva, sin dal principio, un numero di tre prove balistiche, affinché gli agenti testassero il dispositivo.

Quanto alla presunta pericolosità del TASER, Amnesty International ha sempre dichiarato che si trattasse di “arma utile”, “più sicura di molte altre”, esprimendo le proprie perplessità solo in relazione alle modalità di utilizzo del dispositivo, “in non pochi casi” - sostiene l’Associazione - impiegato in occasione di minacce non più immediate.   

È indispensabile sottolineare che sono oltre 800 gli studi indipendenti che certificano la totale sicurezza del TASER. Tra questi, c’è quello condotto in Italia dall’Istituto Superiore di Sanità che esclude qualsiasi correlazione tra l’utilizzo di pistole elettriche e la possibilità di conseguenze mortali su soggetti con patologie cardiache. 

Infine, in relazione al caso del ragazzo di 35 anni che lo scorso 13 agosto ha perso la vita a San Giovanni Teatino, si ribadisce come le evidenze emerse dall'esame medico autoptico chiariscano in via definitiva che la causa del decesso non è attribuibile all’utilizzo del dispositivo.

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