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"Ingiusta e incostituzionale": i gruppi della Curva Nord contro la tessera del tifoso

Rangers, Sconvolts, Svitati e Wanderers motivano la scelta di non sottoscrivere la tessera

"Sempre peggio. Passano gli anni e le cose, invece che migliorare, peggiorano. Anche quest’anno siamo spettatori partecipanti e paganti dell’ennesima mal gestione non di uno dei vari campionati minori, ma della Serie B. Ma è possibile che a tre mesi dalla fine della stagione calcistica 2022/2023 non ci sia ancora un calendario ufficiale dei campionati?" si chiedono Sconvolts, Rangers, Svitati e Wanderers, gruppi che animano il tifo organizzato nella Curva Nord intitolata a Maurizio Alberti.

"Partite rimandate, società che non sanno ancora quale campionato giocheranno. Situazione che andrà a discapito di tutti, falsando il campionato ancor prima che sia iniziato. Ma sembra che ormai non si scandalizzi più nessuno, tanto ogni anno ce n’è una e l’importante è che il pallone rotoli. Ci stanno facendo abituare a queste manovre, il meccanismo è diventato routine. Il calcio è questo. Ma noi continuiamo e continueremo a scandalizzarci. La nostra la diremo sempre sia fuori che, soprattutto, dentro lo stadio, cercando di svegliare la gente e di far capire che, se ci pieghiamo a tutto, se non apriamo gli occhi, se non dissentiamo mai, il calcio vero, quello che piace a noi, scomparirà definitivamente".

"Il problema principale, intanto, rimangono i gli Ultras - proseguono i quattro gruppi - Da gennaio scorso è stato riproposto lo schema repressivo già utilizzato scientificamente negli anni passati. La famigerata tessera del tifoso sulla quale ci siamo espressi abbondantemente in passato rimarcando l’incostituzionalità ed i motivi per cui noi non la sottoscriveremo mai. Ricordatevi solamente che, per legge, una persona colpita in passato da un daspo, magari per aver mostrato uno striscione, tirato un rotolo di carta igienica per una coreografia, oppure aver visto la partita su un posto diverso da quello assegnato, deve aspettare ben 5 anni prima di poterla sottoscrivere. Anche se la diffida è finita da tempo".

"A volte sono le società stesse che fanno richiesta agli enti preposti (assicurandosi magari di tenere lontana la parte di tifo avversaria più calda e colorata, sapendo benissimo che sosterrebbe la propria squadra per 90 minuti). In questi casi le autorità preposte appoggiano in automatico queste richieste. Ma nella maggior parte dei casi, invece, la tessera è richiesta direttamente dall’osservatorio nazionale. E per loro non importa se le tifoserie che si incontrano sono nemiche (come sampdoriani e pisani) o gemellate (come ternani e sampdoriani). Tanto per loro è più facile reprimere che essere costretti a gestire l’ordine pubblico. Meno tifosi avversari giungono e meno problemi ci sono. Per loro l’importante è tenere il pugno duro. Quel pugno duro che tutti noi vorremmo fosse usato nelle regole che gestiscono i vari campionati e non usato a piacimento, ingiustamente e senza criterio, contro le tifoserie". 

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