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Cronaca

Droga, rifiuti e materiale sanitario illegale: il bilancio 2020 dell'Agenzia dogane e monopoli in Toscana

Particolare attenzione è stata prestata al contrasto all'importazione di presidi medici non conformi alle normative europee. Boom di licenze per l'esportazione nella provincia di Pisa

Contrasto su accise e pagamenti inevasi e allerta massima sull'introduzione, all'interno dei confini regionali, di materiale contraffatto o non conforme ai requisiti indicati dalla Comunità Europea. Sono i due cardini sui quali l'Agenzia dogane e monopoli ha impostato il lavoro di sorveglianza di porti e aeroporti della Toscana nel 2020, un anno ovviamente segnato profondamente dall'emergenza Coronavirus. Roberto Chiara, direttore interregionale per Toscana, Umbria e Sardegna, nell'esposizione delle attività condotte dall'Agenzia evidenzia in particolar modo la continuità dei servizi di controllo e monitoraggio nonostante le complessità dettate dalla pandemia.

"Abbiamo dovuto risolvere diverse criticità - spiega Chiara - una su tutte i casi di contagio interni ai nostri uffici, che hanno sottratto del personale per diverso tempo. Nonostante ciò siamo riusciti a incrementare la mole dei controlli e delle sanzioni a fronte di irregolarità e crimini veri e propri, in costante sinergia con la Guardia di Finanza". Un'attività che ha toccato diversi capitoli: l'importazione ed esportazione di valuta, i traffici illeciti di droga e sigarette, la tutela dell'ambiente e il contrasto al traffico illecito di rifiuti, la lotta alla contraffazione (con particolare attenzione al falso 'Made in Italy'), la sicurezza dei prodotti e tutto l'indotto di giochi e tabacchi.

"Nell'ambito della lotta all'importazione e spaccio della droga - commenta il direttore interregionale dell'Agenzia - nel 2020 abbiamo intercettato ben 268mila euro di stupefacenti. In particolare al porto di Livorno abbiamo sequestrato 3 tonnellate di droga destinate alla Francia. Ammonta invece a 2 milioni e 700mila euro circa la valuta bloccata all'ingresso in Toscana". Grande rilevanza anche per i rifiuti sequestrati, tra i quali gli scarti del settore tessile hanno coperto il peso più grande: in totale sono stati bloccati 22.175 euro di rifiuti.

Gli oggetti contraffatti bloccati all'ingresso nella regione sono stati 1.068, per un ammontare complessivo di 61.946 euro, principalmente provenienti dall'est Europa e dall'Asia. I prodotti non conformi alle norme comunitarie europee, invece, sono stati ben 118.559, per un valore di circa 229mila euro. Capitolo a parte quello rappresentato da carne e latticini: ben 700 chilogrammi sono stati bloccati alle frontiere toscane.

"Naturalmente con l'aggravarsi dell'emergenza sanitaria - commenta Roberto Chiara - l'azione di controllo si è focalizzata principalmente sull'importazione dei presidi medico-sanitari. Ad esempio le mascherine o il gel igienizzante: anche in questo caso, purtroppo, non sono mancati i tentativi di contraffazione o importazione illegale. D'altro canto ci siamo adoperati per rendere rapide e snelle le attività di sdoganamento del materiale conforme alle normative, per metterlo a disposizione delle strutture sanitarie e dei cittadini".

Un segno 'più' è quello evidenziato dalle concessioni di status di esportatore autorizzato e registrato: nei dodici mesi del 2020 la provincia di Pisa è passata da 15 soggetti certificati a ben 71, con un incremento superiore al 200% della media regionale. "Probabilmente, anche in questo caso, ha influito la pandemia e la modificazione di alcune dinamiche commerciali e finanziarie" commenta Chiara, prima di concludere l'analisi del bilancio delle attività svolte con la parte dedicata al contrasto del gioco illegale e dei tabacchi.

Nell'ambito del gioco, sono state controllate 410 attività, delle quali 30 (il 7,34%) sono risultate irregolari. Le ricevitorie del Lotto monitorate sono state 172: di queste, 11 hanno presentato irregolarità (il 6,40%). Complessivamente l'Agenzia ha elevato 14 milioni di euro di sanzioni. Le multe per contrabbando nel settore dei tabacchi invece arrivano a 243.483 euro. 

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