Controlli in ristoranti e agriturismi: scoperti 14 lavoratori 'in nero'
Maxisanzione scattata anche per i datori di lavoro che impiegavano la manodopera senza rispettare la normativa
Controlli serrati nel mese di novembre da parte della Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Pisa in ristoranti e agriturismi al fine di verificare la corretta applicazione della normativa in materia di lavoro.
I militari del Gruppo di Pisa, delle Compagnie di Pontedera e San Miniato, e della Tenenza di Volterra hanno individuato, nel corso dei servizi, 14 lavoratori in nero/irregolari intenti a lavorare dietro un bancone, ovvero impiegati con mansioni di cameriere, pizzaiolo, aiuto cuoco, lavapiatti, tutti di età compresa tra i 17 ed i 63 anni, sia italiani che stranieri.
In un caso, al momento dell'accesso presso un ristorante di San Miniato, erano presenti dei lavoratori intenti ad allestire la sala ed a cucinare. I militari li hanno identificati e hanno accertato la presenza di ben 3 lavoratori a nero, tutti di origine straniera (cinese e filippina).
Nel corso di un altro controllo eseguito a Volterra è stata accertata la presenza, in un bar, di una lavoratrice regolarmente assunta presso una società con mansioni di cameriera, sorpresa a svolgere però la propria attività presso un luogo diverso di esercizio e per un’altra società avente lo stesso socio amministratore e proprietario.
Tutti i lavoratori sono risultati completamente sconosciuti agli enti previdenziali ed assistenziali e la loro opera non sarebbe stata riconosciuta ai medesimi ai fini pensionistici.
Ai datori di lavoro che impiegavano la manodopera irregolare sarà elevata la cosiddetta 'maxisanzione' prevista dalla normativa.
Per 7 esercizi commerciali è scattata inoltre anche la proposta di sospensione dell’attività.
"Complessivamente, dal mese di agosto ad oggi - sottolineano dal Comando provinciale - le Fiamme Gialle pisane hanno individuato 25 lavoratori 'in nero' o irregolari e sanzionato 9 datori di lavoro, operanti nei settori della ristorazione e turistico-ricettivo, che li avevano assunti senza provvedere a regolarizzare la loro posizione previdenziale ed assistenziale. L’intervento operativo delle Fiamme Gialle - concludono - conferma ancora una volta la trasversalità dell’azione del Corpo per la tutela della legalità e la repressione dei fenomeni illeciti che ledono l’economia del Paese, con particolare riguardo allo sfruttamento della manodopera irregolare ed alla difesa dei diritti fondamentali dei lavoratori".