Manifestazioni studenti, il prefetto: "Preferisco l'inchiostro al manganello"

Si torna a parlare dei disordini avvenuti negli ultimi cortei studenteschi. L'occasione è offerta dalla cerimonia per il tradizionale incontro per gli auguri natalizi con tutte le autorità civili, militari e religiose della provincia di Pisa.

"Ho apprezzato la gestione dell'ordine pubblico del questore Gianfranco Bernabei che ha visto privilegiare l'uso dell'inchiostro per le denunce a quello del manganello e del lacrimogeno" ha affermato il prefetto Francesco Tagliente. Sono stati infatti 25 i denunciati tra coloro che hanno partecipato alle ultime giornate di mobilitazione.
"Il manganello - ha aggiunto - genera una reazione in piazza, il lacrimogeno rabbia, mentre l'inchiostro per compilare un'informativa dettagliata alla magistratura su chi si é reso responsabile di episodi di violenza e teppismo è assai più efficace anche come deterrente per evitare il ripetersi di questi episodi. I ragazzi e i loro genitori devono sapere che se in piazza le forze di Polizia mantengono un certo atteggiamento, non significa che loro possono fare ciò che vogliono, ma che entro un anno possono essere presi a casa e messi nelle patrie galere per i reati commessi ai danni della collettività, come è successo per quanto accaduto in piazza San Giovanni a Roma".

Tagliente ha tracciato anche un bilancio di 11 mesi di attività delle forze dell'ordine in provincia di Pisa dal quale emerge che rispetto allo stesso periodo del 2011 "si registra una generalizzata flessione di tutti i reati, fatta eccezione per le rapine in casa delle quali c'è stata una recrudescenza nelle ultime settimane". "Per questo - ha concluso - è necessario che chi commette questi reati e viene arrestato resti di più in carcere, perché quando questi episodi si ripetono con frequenza è il segno che ad agire sono coloro che sono appena usciti e che sanno fare solo questo: delinquere".