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Cronaca

Oltre 120 persone negli alberghi, la metà sono bambini: "Sta esplodendo l'emergenza abitativa"

L'Unione Inquilini chiede interventi sul campo dei servizi sociali, fra sfratti e mediazioni. Una città in Comune e Rifondazione Comunista scrivono al sindaco e propongono un Consiglio comunale sul tema

"Abbiamo 2 o 3 sfratti a settimana. Persone che vivono da anni in roulotte o costrette a passare la notte in macchina in un parcheggio prima di finire in albergo. Nell'ultimo caso ho dovuto accompagnare io mamma e figlia di 12 anni alla Società della Salute, appena fatte uscire di casa con tutte le valige, per andare a chiedere quale sarebbe stato il loro destino. La bimba aveva scuola il giorno dopo. E' necessario che in simili momenti sia presente il servizio sociale, cioè professionisti in grado di dare un supporto specialistico. Questo non avviene ed a pagare spesso sono i bambini". Il segretario provinciale dell'Unione Inquilini Claudio Lazzeri, insieme a Francesco Auletta di Una città in comune e con Rifondazione Comunista, hanno analizzato stamani in una conferenza stampa davanti la Società della Saluta la situazione dell'emergenza abitativa a Pisa, alla luce di numeri che preoccupano sempre di più.

Rimosso il blocco degli sfratti, le esecuzioni sono tornate numerose. Ma è la condizione strutturale dell'emergenza a gettare ombre sempre più nere per i prossimi mesi. "Dopo un'estate passata senza intervenire o fare trattative - critica Lazzeri - ora ci troviamo i proprietari che, legittimamente, rifiutano idennità di occupazione di un mese, quando non ricevono l'affitto da mesi. Il caro bollette porta gli inquilini a dover scegliere se pagare quelle o i canoni, preferendo le prime, perché i tempi di risoluzione di una morosità o di uno sfratto sono più lunghi del taglio delle utenze. Si posticipa il problema. Ho paura che aumenterà la fascia di popolazione toccata da questi problemi. E tanti, non abituati, avranno vergogna di chiedere aiuto".

Mancano le abitazioni per l'emergenza. "Sapete dove sono finite ad abitare la mamma e la bimba di 12 anni? In coabitazione con un uomo, uno sconosciuto. Nel Comune di Pisa sono previste 16 case per questo tipo di assegnazioni, tutte già date via. Le domande erano al 20 luglio scorso 117, considerando anche agosto saranno circa 140. Sono finiti anche i posti nei B&B".

"L'albergazione, da ultima soluzione d'emergenza, è diventata quella più usata. Ed è la peggiore, antieconomica e antisociale", afferma Auletta. "Grazie ai nostri atti ispettivi sappiamo che al 30 agosto sono ospitati in alberghi 19 single e 25 famiglie, per un totale di 128 persone, di cui 60 minori. Sono quindi tantissimi i bambini e i ragazzi che vivono per mesi e mesi in ambienti che non hanno spazi di vita degni, ledendo non solo il diritto all'abitare, ma il diritto all'infanzia". E a questo si aggiunge il problema delle risorse. Sempre Auletta: "Nei primi 6 mesi del 2022 sono stati spesi circa 500mila euro per le albergazioni. In tutto il 2021 erano stati 560mila. E si parla di permanenze medie di 12 e 18 mesi. Tutto questo quando abbiamo 170 alloggi di resulta vuoti, che potrebbero essere sistemati con un costo medio, stima Apes, fra i 13 e i 15mila euro ciascuno".

"Sono 80 euro a persona al giorno nelle casse degli albergatori - conclude Auletta - quando con meno soldi si potrebbe dare soluzioni abitative stabili e decorose alle famiglie. Abbiamo scritto al sindaco Conti, chiediamo che venga fatto un Consiglio comunale dedicato per affrotnare la bomba sociale che sta esplodendo. E facciamo appello anche alla Prefettura, che riconsideri il blocco degli sfratti". Lazzeri dell'Unione Inquilini insiste sul fatto che "gli assistenti sociali devono essere impiegati sul campo, per essere presenti e vicini alle persone durante le procedure di sfratto. Un impegno che va esteso anche ai mediatori culturali, nelle situazioni di coabitazione ad esempio, e che funzioni l'Agenzia Casa, che funga da punto di incontro e contrattazione per trovare abitazioni disponibili. Evitare l'albergazione, verso contratti di locazione anche concordati e sovvenzionati, è in ogni caso una soluzione più economica e dignitosa". 

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