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Cronaca Castelfranco di Sotto

Pirogassificatore Castelfranco: Waste e Regione al Consiglio di Stato

Dopo la domanda di sospensiva presentata dal Comune e accolta dal Tar, la società che ha presentato il progetto evidenzia come le motivazioni portate dal Tribunale Amministrativo Regionale siano inesistenti

Dopo la domanda di sospensiva del Comune di Castelfranco di Sotto accolta dal Tar, la Waste Recycling, la società che ha presentato il progetto del pirogassficatore, non ci sta e annuncia di voler interpellare il Consiglio di Stato.

"Le motivazioni per cui si sospende l'autorizzazione - spiega il presidente di Waste Recycling spa, Maurizio Giani - sarebbero secondo il Tar legate a significative differenze relative alla tipologia di rifiuti trattati, all'aumento dell'impatto sul traffico e al consumo di acqua. Tutte e tre le motivazioni - afferma - sono inesistenti e smentite dagli atti di causa, evidentemente letti con troppa fretta. Per quanto riguarda la tipologia dei rifiuti trattati affermiamo che non vi è alcuna differenza tra quelli previsti nel progetto preliminare e quelli del progetto definitivo. Per quanto riguarda il probabile aumento dell'impatto sul traffico, che appare essere destinato ad aumentare, anche se di poco (parole tratte dall'ordinanza), ribadiamo che non solo non aumenterà, ma addirittura diminuirà rispetto all'attuale. A riguardo del consumo di acqua è chiaro che siamo di fronte ad un errore eclatante di lettura dei dati emergenti dalla causa, visto che il fabbisogno di acqua non sarà di 95.000 mc annui, come indicato nell'ordinanza del Tar, ma bensì di soli 9.500 mc annui".

Consiglio di Stato chiamato in causa anche dalla Regione Toscana che qualche mese fa aveva dato l'ok alla costruzione dell'impianto e che ora si trova di fronte ad uno stallo del progetto. Nel provvedimento, relativo al pirogassificatore della Waste Recycling, il Tar ha riconosciuto la conformità dell'atto regionale rispetto al dettato della legge 35, con la quale si dà impulso alle opere considerate strategiche. "L'intervento della Regione - è scritto nell'ordinanza - appare comunque giustificato dalla previsione della legge regionale 35 relativa alle opere strategiche, quindi sull'opportunità di intervenire per accelerarne la realizzazione". Al tempo stesso però, ricorda una nota della Regione, il Tar ha valutato come "significative" le differenze tra l'impianto previsto nel progetto preliminare e quello rappresentato nella progettazione definitiva. (fonte Ansa)

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