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Cronaca Gagno

Pisa Training Centre: uffici comunali in attesa delle integrazioni richieste allo Sporting Club

Il punto sull'iter progettuale si è svolto nella prima Commissione consiliare permanente: dubbi da parte di PD e Diritti in Comune

Precisazioni e integrazioni su aspetti cruciali del progetto, dubbi e accuse: non manca niente attorno al progetto del centro sportivo che il Pisa Sporting Club vuole realizzare sui terreni di Gagno, adiacenti alla Polisportiva Bellani e al cimitero di via Pietrasantina. Ci sono però anche delle certezze: il dialogo tra gli uffici comunali preposti alla valutazione e convalida della documentazione e la società nerazzurri è costante e fitto.

Dallo scorso dicembre, quando la società di via Battisti presentò l'istanza per l'adozione del Piano attuativo, il lavoro attorno al Pisa Training Centre non si è mai fermato. I dirigenti di Palazzo Gambacorti assegnati agli uffici di urbanistica, mobilità, infrastrutture e rischio idraulico hanno scandagliato virgola per virgola i fogli inviati dal Pisa e hanno segnalato tutti i dettagli per i quali erano necessarie integrazioni e precisazioni.

La dirigente Daisy Ricci, nel corso della seduta della prima Commissione consiliare permanente svoltasi martedì 12 marzo ha illustrato dell'arte del progetto: "A gennaio la società nerazzurra ha risposto ad alcune richieste di integrazione riguardanti la mobilità e a inizio marzo per quel che concerne la valutazione ambientale strategica. Rimangono ancora da chiarire, invece, le richieste di precisazione formulate dalla Direzione infrastrutture e rischio idraulico".

Per questo capitolo c'è in ballo anche una rivalutazione, richiesta dal Genio civile, riguardante il reticolo idraulico della zona di Pisa Nord, nella quale sono compresi anche i terreni su cui dovrà sorgere il centro sportivo. "Si tratta di un processo volto a rimodulare il piano di gestione del rischio alluvioni - ha precisato Ricci - se dovessero esserci novità rispetto a quanto contenuto nella Scheda norma del regolamento urbanistico vigente, si renderà necessaria un'integrazione alla variante urbanistica approvata lo scorso anno, con un'ulteriore votazione da parte del Consiglio comunale. Ma al momento questa è una possibilità remota".

Riguardo al capitolo della mobilità invece "il Pisa ha presentato una documentazione apposita - ha proseguito l'ingegner Ricci - per la quale il Comune ha richiesto integrazioni su aspetti marginali. Negli incartamenti presentati dalla società nerazzurra viene specificato che il parcheggio che sarà realizzato a ridosso del cimitero verrà ceduto all'amministrazione, e nello studio presentato dallo Sporting Club rientra ovviamente anche l'accesso all'area del tumulo etrusco e all'area verde a uso pubblico prevista all'interno della variante urbanistica".

Una volta sciolti tutti i nodi legati alle integrazioni richieste, il Piano attuativo potrà essere adottato dalla Commissione e successivamente portato in Consiglio comunale per l'approvazione definitiva. "Successivamente il Pisa Sporting Club dovrà formulare la richiesta dei permessi a costruire" ha concluso Daisy Ricci. Le tempistiche non possono essere, quindi, ancora espresse con assoluta precisione, ma su questo aspetto è intervenuto il vicesindaco Raffaele Latrofa: "Il progetto del centro sportivo ha una valenza epocale per tutta la comunità pisana. Il Comune ha intuito fin da subito la portata del progetto e si è messo a totale disposizione della società per snellire la procedura".

"Alcuni passaggi però sono previsti dalla legge e non possono essere aggirati o velocizzati - ha aggiunto - così come non si può pensare che, per opere di questo tipo, il privato proponente riesca a produrre documentazioni perfette in tutti i dettagli al primo colpo. E' normale quindi sottostare alle tempistiche necessarie alle integrazioni e precisazioni. Al termine di questa parte potremo procedere al rilascio dei permessi a costruire: se arriveremo a questo traguardo a luglio invece che a giugno, importa relativamente. Un mese, o qualcosa in più rispetto a quanto annunciato inizialmente non possono inficiare la realizzazione di una struttura attesa da decenni dalla città".

Di tutt'altro avviso le valutazioni del capogruppo di Diritti in Comune Ciccio Auletta: "Fin dall’aprile dello scorso anno veniva assicurato che a giugno 2023 sarebbero iniziati i lavori, poi a settembre poi ad ottobre. E infine solo qualche giorno fa il sindaco Conti annunciava il rilascio del permesso di costruire a giugno. Annunci di pura propaganda".

"Ad oggi non esiste alcun piano attuativo definitivo da portare prima in adozione e poi in approvazione, dopo il periodo previsto dalla legge per le osservazioni - aggiunge Auletta - Solo dopo l'approvazione del Piano attuativo potranno essere, infatti, richiesti e rilasciati i permessi a costruire, ed anch'essi dovranno sottostare ai necessari tempi istruttori".

"Sono emerse, cosa che fino ad oggi inspiegabilmente non era mai stata evidenziata dalla Giunta Conti, anche fortissime criticità per quanto riguarda la pericolosità idraulica dell’area, tanto che è stato conferito un incarico esterno per uno studio specifico che dovrebbe essere completato nel mese di aprile. Alla luce degli esiti dello studio, è stato spiegato oggi dagli uffici, potrebbe essere addirittura necessaria una variante al Piano Strutturale relativa agli studi idraulici".

Anche Marco Biondi, consigliere comunale del Partito Democratico e membro della Prima commissione, dà voce ad alcuni dubbi: "Con rammarico, purtroppo, credo che le tempistiche dichiarate dal sindaco, che valutava entro giugno il rilascio del permesso a costruire, difficilmente potranno essere rispettate. Da consigliere e da tifoso mi auguro di essere smentito, visto che è un’opera molto attesa dalla città".

"Trovo inoltre poco rispettose le dichiarazioni di parte della maggioranza che lascia intendere che la società Pisa Sporting Club aveva aspettative sbagliate sui tempi, se sono sbagliate vuol dire che l’amministrazione si è lasciata andare a promesse che era difficile mantenere".

Biondi prosegue: "L’iter del Piano attuativo non è stato ancora completato, una volta che sarà approvato in giunta, la relativa delibera dovrà essere poi pubblicata sul Burt, da quel momento passeranno altri 30 giorni per le osservazioni e solo dopo questo, se non ci sono osservazioni, si potrà procedere con il permesso a costruire. Credo per il bene della città che è giusto fare chiarezza senza lasciarsi andare a promesse di cui non vi è certezza".

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