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Cronaca

Gioco del Ponte: riprende l'usanza della riunione dei vertici nominati dall'Anziano Rettore

Nel giorno di Sant'Antonio Abate tutte le cariche del Gioco si sono ritrovate a Palazzo Gambacorti

Riprendendo un’usanza inaugurata prima dell’emergenza Covid, nel giorno di sant’Antonio Abate (17 gennaio, ndr) l’assessore alle tradizioni della storia e dell’identità di Pisa Filippo Bedini, ha incontrato, con il Cancelliere Renzo Ciangherotti e il Comandante Generale Roberto Tonini, i vertici del Gioco del Ponte recentemente nominati dall’Anziano Rettore, il sindaco di Pisa Michele Conti.

Generali, Luogotenenti e i 12 Magistrati si sono ritrovati nella sala del Ciuco di Palazzo Gambacorti per fare il punto della situazione su quanto realizzato per il Gioco negli ultimi cinque anni e sugli indirizzi dell’amministrazione comunale per i prossimi cinque. La condivisione ha toccato diversi argomenti importanti: dallo spirito e il senso di responsabilità col quale approcciarsi nello svolgimento dei ruoli assegnati, a questioni più concrete, relative al lavoro già svolto, alle criticità, agli obiettivi, alle iniziative da mettere in campo.

"Voglio raccomandare - ha dichiarato l’assessore alle tradizioni della storia e dell’identità di Pisa Filippo Bedini - un atteggiamento sempre costruttivo, e che sia costantemente finalizzato al bene del Gioco, abbandonando i personalismi e le logiche particolari che in passato hanno danneggiato l’evento rievocativo. Chi ricopre ruoli di comando deve tener presente che il Gioco del Ponte è parte integrante della storia di Pisa e ha un portato identitario decisivo tra gli eventi dell’anno pisano: esserne depositari investe di una grande responsabilità e richiede che venga dimostrato un forte attaccamento alla città e alle sue tradizioni".

L’assessore Bedini ha tracciato un bilancio dettagliato dello scorso mandato, indicando le risorse che sono state investite per gli acquisti di tutto ciò che serve per i cortei e gli allestimenti legati al Gioco del Ponte (66.322 euro nel 2019; 131.770 euro nel 2020; 155.436 euro nel 2021; 11.452 euro nel 2022 e 53.217 euro nel 2023), sia quelle che sono servite per organizzare gli eventi delle Tradizioni storiche, e in particolare quello dell’ultimo sabato di giugno (212.214 euro nel 2019; 15.946 euro nel 2020; 32.977 euro nel 2021; 210.778 euro nel 2022; 191.373 euro nel 2023).

L’attenzione si è poi spostata sul tema delle sedi, con le 4 sedi civili recuperate e assegnate a Santa Maria, Mattaccini, San Martino e Leoni e il difficile lavoro sulle sedi militari, che prosegue incessante. Inoltre, la discussione ha affrontato l’argomento relativo alle potenzialità degli eventi di rievocazione della storia di Pisa, come testimoniano i risultati della ricerca di sponsorizzazioni, che dai 35/40mila euro del 2019 sono arrivate quest’anno a un ammontare di 107.500 euro. Infine, Bedini ha ricordato il lavoro finalizzato a intercettare contributi regionali e statali: le entrate da queste voci nel 2023 sono arrivate a 132.338 euro. Per quanto riguarda le criticità, la principale riguarda l’organigramma della Direzione Tradizioni storiche, che deve essere rinforzata in termini di personale.

L’incontro si è concluso ribadendo la necessità di riprendere con slancio le iniziativa da parte delle Magistrature sul loro territorio di riferimento: iniziative che devono spaziare da quelle di ambito sociale (le donazioni di sangue, le raccolte di fondi per beneficenza), a quelle culturali (in sinergia con l’amministrazione comunale), a quelle rivolte alla diffusione della conoscenza del Gioco nelle scuole  e che sono fondamentali per creare i presupposti perché ci possa essere per il Gioco un futuro degno della sua storia.

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