Roberta Ragusa, si cerca: i sommozzatori ispezionano un laghetto
I Carabinieri sono entrati in azione in un lago a Colignola per cercare una traccia della donna scomparsa e dare una soluzione ad un giallo che, dopo tredici mesi, resta ancora irrisolto
Proseguono ininterrottamente le ricerche di Roberta Ragusa, la donna scomparsa dalla sua villetta di Gello di San Giuliano Terme nella notte tra il 13 e il 14 gennaio 2012. Stamattina i sommozzatori dei Carabinieri del nucleo di Genova stanno ispezionando un laghetto a Colignola, nella speranza di trovare qualche traccia dell'imprenditrice svanita nel nulla tredici mesi fa. Le ricerche delle scorse settimane non hanno dato gli esiti sperati anche se le indagini proseguiranno, come annunciato dal procuratore capo Ugo Adinolfi, per altri sei mesi.
I sub stanno perlustrando a tatto un fondale fangoso e torbido a oltre due metri di profondità. Il laghetto, usato come invaso artificiale per irrigazioni e dall'Università per alcune sperimentazioni scientifiche, ha una superficie di circa 100 metri quadrati. Se le perlustrazioni di oggi non daranno esito, le ricerche proseguiranno anche nelle prossime settimane in grotte, anfratti e altri canali e specchi d'acqua del territorio con l'obiettivo di ritrovare il corpo della donna.
C'è attesa intanto per l'interrogatorio del marito di Roberta, Antonio Logli, unico indagato per omicidio e occultamento di cadavere.
Stasera il caso torna in tv a "Chi l'ha visto?".
