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Ikea, variante urbanistica in consiglio: Pdl non partecipa al voto

Nel consiglio comunale di giovedì verrà votato il piano del Parco urbano di Porta a Mare, ma arrivano dissensi. Rifondazione Comunista annuncia voto contrario: "Ikea? Un danno per le piccole e medie imprese"

Ancora il consiglio comunale non si è riunito e già arrivano le prime defezioni al voto sulla delibera per la variante urbanistica che consente la realizzazione del negozio Ikea nell'area dei Navicelli. Domani infatti la seduta consiliare avrà proprio lo store del mobile come argomento principe sul quale far ruotare la discussione. Ma, nel corso di una conferenza stampa convocata oggi, il Pdl annuncia la sua astensione. "Siamo favorevoli allo sviluppo, ma non al punto di travalicare la legalità. Questa città vive su privilegi di pochi a scapito degli altri" ha detto il coordinatore comunale e consigliere comunale del Pdl, Diego Petrucci. 

"Il percorso urbanistico che c'é stato - ha aggiunto il capogruppo Giovanni Garzella - è stato poco trasparente e non ha consentito un dibattito pubblico scevro da condizionamenti. Per questo, pur essendo favorevoli all'insediamento di Ikea, domani non parteciperemo al voto ribadendo la nostra forte critica alla gestione della pratica da parte dell'amministrazione". A sollevare le perplessità del Pdl c'é soprattutto il mancato pagamento al Comune, da parte della Sviluppo Navicelli spa, dei terreni sui quali sorgerà lo store per una compravendita del 2007.

"Si tratta di oltre 765 mila euro - ha concluso Petrucci - che avrebbero dovuto essere saldati, con tutte le deroghe, oltre un anno fa e che ancora non sono in cassa. La maggioranza ha ribadito, anche nell'ultima riunione della commissione urbanistica che si è svolta ieri, che se il pagamento non fosse regolarizzato in tempo, domani la delibera non si vota, ma resta il fatto che questa sembra una vicenda a orologeria che privilegia qualcuno a discapito degli interessi pubblici (i terreni venduti a Ikea, avrebbero a quel punto un valore enormemente più grande) e noi non possiamo accettarlo".

Annuncia voto contrario Rifondazione Comunista, che per prima nei mesi scorsi denunciò pubblicamente la vicenda del mancato pagamento dei terreni. "Ma il nostro è un no anche al processo urbanistico - ha precisato il capogruppo Maurizio Bini - perché riteniamo che l'area individuata non sia idonea e che l'arrivo di Ikea, oltre a danneggiare le piccole e medie imprese del settore del legno, facendo perdere loro posti di lavoro e sostituendoli con occupazione precaria, peggiorerà anche le condizioni dei quartieri che si affacciano lungo l'Aurelia". Il Prc ha anche diffuso un appello contro Ikea, perché "non è la risposta e serve invece un nuovo modello di economia e governo del territorio", sottoscritto da urbanisti, architetti, ambientalisti e docenti universitari. (fonte Ansa)

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