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Cronaca

PisaMarathon, bufera sulle cifre, Passarelli Lio: "Indotto stimato ma veritiero"

Il presidente dimissionario della competizione, che si svolge ogni anno a dicembre, interviene per fare chiarezza sulle cifre diffuse, spiegando i singoli passaggi che hanno portato a calcolare la ricaduta economica sulla città

Un numero veritiero, un indotto di 1,8 milioni di euro, frutto del lavoro, in maggioranza a titolo gratuito, di migliaia di persone. Interviene per fare chiarezza sulle cifre diffuse dal comitato organizzatore di PisaMarathon, il presidente dimissionario Michele Passarelli Lio, dopo tutta la polemica innescata dalle accuse lanciate da Confcommercio che ha parlato invece di "cifre gonfiate". Da qui la decisione di Passarelli Lio di dimettersi dal ruolo di massimo dirigente della corsa che ogni anno a dicembre si svolge nella città della Torre. "Voglio fare chiarezza perché me lo chiedono coloro che con me hanno lavorato, duramente e gratuitamente, per organizzare PisaMarathon e con i quali ho un debito di riconoscenza. Innanzitutto le mie dimissioni non sono dovute alle dichiarazioni del direttore di Confcommercio Pisa, ma perché quelle sono state, per settimane, le uniche dichiarazioni in merito a PisaMarathon - afferma Michele Passarelli Lio - devo dire che sono servite, perché a seguito delle mie dimissioni e credo con questo stimolo, tante altre dichiarazioni di stima, riconoscenza e tanto altro sono arrivate e tutte di segno opposto. Di questo non posso che ringraziare”.

Passarelli Lio prima di passare alla questione numeri ci tiene però a chiarire anche la sua posizione: “Ho organizzato PisaMarathon gratuitamente e per passione, non ricevendo alcun compenso, neanche un rimborso spese. Nella vita faccio altro, nello specifico sono direttore finanziario di un’azienda di 600 dipendenti che fattura oltre 100 milioni di euro. Mi occupo proprio di numeri e ovviamente, per calcolare l’indotto economico di PisaMarathon ho utilizzato la stessa professionalità che metto ogni giorno nel mio lavoro”.

INDOTTO ECONOMICO. "PisaMarathon - spiega Passarelli Lio - dispone di dati reali ed inconfutabili come le effettive presenze dei partecipanti, le loro provenienze nazionali, italiane o estere che siano. Poi vi sono numeri stimati ma comunque ‘reali’ come il numero di accompagnatori, il costo medio per vitto ed alloggio e altre spese. Abbiamo cercato di avere il maggior numero di informazioni possibili per fare in modo che le stime siano il più attinenti possibile alla realtà. Infine prima di diffondere i nostri dati abbiamo confrontato le cifre con eventuali 'Benchmark' e cioè situazioni simili già stimate da altri per eventi simili. Nel nostro caso l’analisi della Camera di Commercio di Venezia sull’indotto di VeniceMarathon".

I DATI. Atleti Stranieri: 420 e Atleti Italiani: 1.211. In quest’ultimo caso, per il calcolo dell’indotto, sono stati esclusi tutti gli atleti toscani e quelli residenti in tutte le province confinanti con la Toscana.

Adesso le stime e come sono state calcolate:

- Quante persone:

Accompagnatori atleti stranieri: 2,2; pernottamenti: 3
Accompagnatori atleti Italiani: 1; pernottamenti 2

In questo caso è stato chiesto direttamente agli atleti, o durante l’expo, o successivamente via mail di comunicarci questo dato. Ha risposto circa il 25% degli interessati, dato ritenuto attendibile per la stima.

- Spesa per vitto e alloggio a persona al giorno: 100 euro.

"In questo caso, più che su un’analisi di dati reali che avrebbero richiesto strumenti più evoluti e costosi di quelli a disposizione, sicuri di non sbagliare - sottolinea il presidente dimissionario - ci siamo basati sull’esperienza personale di chi corre regolarmente diverse maratone in Italia e nel mondo. I quattro principali organizzatori di PisaMarathon, in totale, ne avranno corse un centinaio dunque la stima riteniamo sia più che veritiera".

- Altre spese:

Atleti stranieri: 250 euro a persona
Atleti Italiani: 200 euro a persona

Anche in questo caso, molto è legato all’esperienza diretta: in questa cifra è compreso tutto ciò che non sia vitto e alloggio come ad esempio il viaggio (aereo, auto, treno, bus ...), l’ingresso a musei e mostre (convenzione con Palazzo Blu), gli acquisti all’Expo e in Aeroporto, ma anche gli spostamenti in Toscana per turismo effettuati in quei giorni. In questa somma sono incluse anche le spese vive della Maratona, pagate sia con le quote di iscrizione degli atleti, sia con le sponsorizzazioni, che ammontano a circa 130.000 euro. "Importante, anzi fondamentale, sottolineare - precisa Passarelli Lio - che non è stato chiesto e non vi è stato alcun intervento economico diretto da parte del Comune di Pisa".

Qui sotto la sintesi del calcolo:

                               Stranieri                    Italiani                  Totale

Atleti                           420                       1.211                   1.632

Accompagnatori         924                       1.211                   2135

Giorni                            3                           2            

Vitto & Alloggio        403.200                    484.400               

Altre Spese              336.000                   605.500               

Totale                     739.200                    1.089.900            1.829.100                            

Il calcolo fatto da PisaMarathon non tiene conto dei circa 800 atleti toscani e provenienti da province confinanti venuti e partiti nello stesso giorno, senza spendere un euro sul territorio.PisaMarathon

“Come è chiaro la parte legata alla stima ha un impatto notevole sul calcolo e per essere certi di dare un numero attendibile - commenta Passarelli Lio - ci siamo premurati di controllare qualche analisi già fatta da altri, in modo da poter essere certi che, in linea di massima, stavamo fornendo un dato che, se pur stimato, potesse avvicinarsi alla realtà. Abbiamo quindi analizzato, nel dettaglio, l’analisi effettuata dalla Camera di Commercio di Venezia, nel 2011, sull’indotto economico generato dalla Maratona svoltasi nella città lagunare, analisi che può essere semplicemente trovata digitando su un qualsiasi motore di ricerca internet le parole 'Indotto' 'Maratona' e 'Venezia'. Quella ricerca anche al netto degli effetti inflattivi, dimostrava che, per 7.324 atleti partecipanti, l’indotto generato era di 7,348 milioni di euro... quindi un importo di oltre 1.000 euro ad iscritto. Nel nostro caso gli iscritti sono stati, in totale, 2.464”.

L’esamina si completa dunque così: “Fatto quindi questo controllo ed avuti questi riscontri, ci siamo ritenuti soddisfatti del calcolo di 1,8 milioni di euro che, pur senza avere l’ambizione di essere preciso matematicamente, di certo sembra dare un risultato che possiamo definire affidabile e comunque con una linea di tendenza abbastanza chiara. Ora, per quanto siamo noi i primi a sostenere che il dato deriva da una stima che come tale potrebbe essere serenamente discusso ed analizzato, dire che lo stesso valore si aggirerebbe intorno ai 200mila euro e che ci sarebbero stati al massimo 20 oppure 30 pernottamenti, come fatto dal direttore di Confcommercio Pisa, mi pare un chiaro segnale della strumentalità di ogni sua comunicazione. Per una prova concreta fra l’altro sarebbe bastato andare a chiedere ad un albergo come il Bonanno, che a Confcommercio aderisce, per sapere che in quei giorni i pernottamenti, solo lì, erano incredibilmente superiori”.

Tutti questi dati sono stati inviati all’Assessorato allo Sport di Pisa lunedì 20 gennaio, data nella quale sono stati richiesti, a seguito di un’interpellanza in Consiglio Comunale. PisaMarathon ritiene dunque corrette e attendibili gli importi espressi in conferenza stampa ad inizio gennaio e se le condizioni lo permetteranno ha la massima volontà per organizzare al meglio la 16a edizione in programma per il prossimo 21 dicembre 2014.

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