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Cronaca

Scontri studenti-Polizia, la posizione di docenti e genitori pisani: "Violenza inaccettabile. Siano accertate le responsabilità"

Fioccano le condanne per l'azione delle forze dell'ordine e la richiesta di spiegazioni su quanto avvenuto venerdì 23 febbraio

Prosegue senza soluzione di continuità la presa di posizione della società civile pisana nei confronti dei fatti avvenuti nella mattina di venerdì 23 febbraio in pieno centro, quando un gruppo di studenti (moltissimi dei quali minorenni) in corteo per manifestare in favore della Palestina sono stati presi a manganellate dalla Polizia.

I docenti del liceo 'Filippo Buonarroti' esprimono il loro sgomento "davanti a quanto accaduto durante la manifestazione studentesca per il cessate il fuoco in Palestina. Non soltanto infatti agli studenti è stato impedito l’accesso a piazza dei Cavalieri, per motivi francamente incomprensibili, ma soprattutto tale divieto si è trasformato in un attacco violento da parte delle forze dell’ordine contro ragazzi e ragazze che, come è possibile vedere dai tanti filmati che stanno circolando in rete, non avevano con sé alcuno strumento di offesa".

"Come insegnanti ed educatori intendiamo denunciare un simile comportamento da parte di un’istituzione il cui compito precipuo è quello di garantire l’incolumità e la sicurezza dei cittadini. Quale fiducia nelle istituzioni può generare un attacco così gratuito alla libertà di manifestare pacificamente il proprio pensiero, una libertà che è la nostra Costituzione a garantire? Quale messaggio riceveranno dei ragazzi che si stanno formando dalle manganellate che hanno visto cadere sulle teste loro e dei compagni durante una manifestazione per la pace?".

Questi i docenti che hanno firmato il comunicato: Silvia Azzarà, Silvia Badalassi, Francesco Barbi, Abramo Bertucco, Maria Luisa Boilini, Giovanni Bruno, Natalia Cantella, Candida Capolongo, Antonella Caterini, Anita Collavoli, Simona Corradini, Leila Corsi, Francesco Corsini, Laura Debbia, Erica de Lorenzo, Antonella De Pasquale, Maria Stella Del Dotto, Cristina Del Rio, Anna De Rosa, Massimo Dell’Innocenti, Annalisa Dorini, Monica Fontana, Laura Forte, Susanna Genovesi, Maggiorana Giannessi, Anna Maria Gramegna, Silvia Inglese, Daniele Ippolito, Isabelle Keller, Eniko Lorinczi, Annamaria Lossi, Federica Martiny, Fabio Mattolini, Silvia Medves, Margherita Messina, Marco Monaci, Elisabetta Monastero, Andrea Moneta, Rossana Montelatici, Rossella Muller, Caterina Musolino, Annalisa Nacinovich, Francesco Nicodemo, Osvaldo Ornaghi, Laura Panicucci, Maria Clara Pellegrini, Patrizia Pesola, Paola Picchioni, Francesca Pontillo, Mariangela Priarolo, Cecilia Romagnoli, Andrea Rossi, Annamaria Roventini, Sarah Scacchi Gracco, Serafina Schepis, Giulia Signorini, Patrizia Sileoni, Beatrice Silvi, Anna Taglioli, Antonio Tenni, Maria Rita Torquati, Salvatore Valastro, Giacomo Vanni, Paolo Vicari, Elena Virgili, Giulio Vissani.

Anche la Federazione Gilda degli insegnanti di Pisa - UNAMS espone la propria posizione: "I video che mostrano inequivocabilmente poliziotti che manganellano con violenza immotivata studenti sedicenni e a mani nude sembrerebbero provenire da qualche lontana dittatura se non fosse chiaramente riconoscibile, sullo sfondo, piazza dei Cavalieri a Pisa".

"Le ragazze e i ragazzi manifestavano pacificamente contro la violenza in corso in Palestina, su cui la Corte internazionale di giustizia ha intimato allo stato di Israele di intraprendere 'tutte le misure in suo potere per impedire al suo esercito di commettere atti di genocidio nella Striscia di Gaza'. La sproporzionata violenza della polizia non avrà conseguenze solo sui corpi delle ragazze e dei ragazzi colpiti dai manganelli ma soprattutto sulle loro menti che faranno fatica ad aver ancora fiducia nelle istituzioni e a credere che la Costituzione di cui gli parlano le/i docenti a scuola esista realmente".

I docenti del liceo 'Russoli', l'istituto che si affaccia nella strada dove sono avvenuti i fatti e da cui provenivano molti dei partecipanti al corteo, ricostruiscono l'accaduto: "Gli agenti in assetto antisommossa avevano chiuso la strada e attendevano i ragazzi con scudi e manganelli, mentre dalla parte opposta le forze dell’ordine chiudevano la via all’altezza di Piazza Dante. In via Tavoleria un’altra squadra con scudi e manganelli".

"Proprio di fronte all’ingresso del nostro liceo, hanno fatto partire dapprima una carica e poi altre due contro quei giovani con le mani alzate - prosegue la missiva - Non sappiamo se siano volate parole forti, anche fuori luogo, d’indignazione e sdegno, fatto sta che, senza neanche trattare con gli studenti o provare a dialogare, abbiamo assistito a scene di inaudita violenza. Ci siamo trovati ragazze e ragazzi delle nostre classi tremanti, scioccate, chi con un dito rotto, chi con un dolore alla spalla o alla schiena per manganellate gentilmente ricevute, mentre una quantità incredibile di volanti sfrecciava in via Tavoleria".

Ancora una reazione, quella dei genitori che compongono il Consiglio di istituto del liceo 'Buonarroti': "Come genitori e come cittadini proviamo indignazione per i fatti accaduti in via San Frediano. Il diritto di manifestare le proprie idee è un  principio costituzionale che gli studenti di una scuola superiore devono, oltre che apprendere sui libri, vedere rispettato e garantito dalle tutte autorità preposte".

Invece, gli studenti della nostra città che sono usciti per esprimere pacificamente le proprie idee a supporto di persone innocenti che una guerra sta uccidendo, hanno subito un vero e proprio agguato e un’aggressione a freddo da parte delle forze dell’ordine".

"I video mostrano ragazzini picchiati selvaggiamente con manganellate sul corpo e in testa mentre cercano semplicemente di allontanarsi, o mentre sono a terra inoffensivi, caduti nel tentativo di fuga. Si vedono addirittura poliziotti che vanno a rincorrere chi si allontana per colpirlo alle spalle. I metodi brutali delle forze dell’ordine sono inaccettabili e incomprensibili, né trova alcuna giustificazione il dispiego di forze esibito in occasione di una pacifica manifestazione di studenti delle scuole superiori".

Fanno eco i genitori degli studenti del liceo 'Carducci': "Siamo sgomenti nel vedere uomini in uniforme, molti di certo genitori, accanirsi con una violenza degna di nessuna causa su ragazze e ragazzi a volto scoperto e senza che brandissero alcuno strumento atto ad offendere. Indignati nel constatare come in città e nel Paese si respiri un clima allergico, quando non addirittura ostile all’esercizio delle fondamentali libertà costituzionali. L’indignazione e lo sgomento si fanno ancor più vivi, constatando come tutto ciò sia avvenuto nel giorno in cui la città di Pisa inaugura le celebrazioni per ricordare il centenario della morte di Giacomo Matteotti".

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