rotate-mobile
Martedì, 30 Aprile 2024
Calcio

Palermo-Pisa 3-3 | Tutti a bordo dell'ottovolante nerazzurro: un punto guadagnato al Barbera

I nerazzurri rimontano tre reti ai padroni di casa: di nuovo errori difensivi gravi, ma lo spirito e la tecnica consentono al gruppo di salvare il risultato

Il Pisa non è guarito, anzi. I convinti passi in avanti fatti nelle ultime due gare vengono spazzati via dal pomeriggio del Barbera, dal quale tutta la squadra esce con il mal di testa. I nerazzurri concedono con troppa facilità le ripartenze e le sgasate per vie centrali con dei semplici lanci lunghi. Il Palermo aveva preparato la gara così e per poco non riesce a strappare un successo che, per il gioco sviluppato, sarebbe stato troppo generoso. D'altra parte però la qualità tecnica e il coraggio, a questo gruppo, non fanno difetto. La reazione nella mezz'ora finale, sotto di due reti, ne è l'emblema. E quindi teniamoci stretto il sesto punto in quattro partite, che allunga a quattro la striscia di risultati utili consecutivi, per lavorare con maggiore attenzione sugli errori commessi in Sicilia.

Di fronte a un Palermo quasi con le spalle al muro a causa del livello delle ultime prestazioni, i nerazzurri partono con personalità e nei primi dieci minuti di gara conquistano un paio di corner che però vengono ben disinnescati dalla difesa siciliana. Fin da queste prime battute la trama della gara pare chiara: il Pisa tenta di conquistare il predominio del campo con la qualità del suo palleggio (nonostante un campo in condizioni indecenti), il Palermo si affida alle ripartenze dal basso con il lancio lungo sul terminale Brunori. E da un'azione di questo tipo nasce il vantaggio palermitano: la spizzata del centravanti viene raccolta da Di Mariano, che buca Nicolas in uscita. Il portiere brasiliano si fa anche male alla coscia destra ed è costretto a lasciare il posto a Livieri. I nerazzurri impiegano qualche minuto per trovare le misure corrette, poi si impadroniscono del pallino del gioco e non lo lasciano più fino all'intervallo. Al 25' da un cross di Marin nasce il pareggio. La difesa di casa non allontana, la palla resta al limite dell'area e Tourè non ci pensa due volte: sinistro al volo magico che si insacca all'incrocio dei pali più lontano. Poi arrivano le conclusioni di Marin e Ionita, troppo deboli per impensierire Pigliacelli. E un attimo prima del riposo la beffa: da una ghiotta occasione per Nagy parte il contropiede del raddoppio rosanero. L'ungherse sfonda centralmente ma il suo tiro viene ribattuto. Brunori si invola sula sinistra e poi serve il taglio dalla parte opposta di Elia: piattone di prima intenzione e palla nell'angolino.

La ripresa si apre con una scena in fotocopia: Elia calcia in diagonale, la palla finisce nell'angolino lontano. Ma facciamo un passo indietro: i padroni di casa si ripresentano in campo con un'occasionissima per Brunori, favorito ancora una volta dalla lettura sbagliata di un lancio lungo da parte di Barba e Canestrelli. Il centravanti però in area di rigore alza troppo la mira. Pochi minuti dopo Sibilli, da calcio piazzato, trova la potenza ma per centrimetri non centra il bersaglio. Chi mette a posto entrambi i dettagli è Elia, che raccoglie la respinta corta della difesa pisana su un cross dalla sinistra per scagliare un bolide rasoterra imprendibile per Livieri. Sembra la pietra tombale sul pomeriggio, anche perché subito dopo la difesa sbanda nuovamente e ancora una volta Brunori grazia il Pisa. I nerazzurri però hanno un grande spirito e, sospinti dai cambi, recuperano strada. Tramoni raccoglie il suggerimento di Tourè in area e chiama al miracolo Pigliacelli: Gliozzi con il tap-in riapre i giochi poco dopo l'ora di gioco. E a un quarto d'ora dal triplice fischio Tramoni si mette in proprio trasformando in oro la sponda di Gliozzi: destro di controbalzo imprendibile che si infila all'incrocio dei pali per il 3-3 finale.

La partita

I nerazzurri chiedono strada ai rosanero. La formazione di Luca D'Angelo, rinfrancata dai 4 punti ottenuti nelle utlime due gare, non vuole perdere altro tempo: contro il Palermo, avversario attanagliato dalle medesime fragilità che hanno condizionato l'avvio di stagione all'ombra della Torre, Gliozzi e compagni intendono conquistare la seconda vittoria del loro campionato. Scortati e supportati da 550 tifosi arrivati in Sicilia in aereo e in traghetto, i nerazzurri vanno a caccia del quarto risultato utile consecutivo con il lutto al braccio per ricordare Enrico Cannata, una delle leggende degli anni '70.

D'Angelo conferma in blocco la formazione che era partita dal 1' una settimana fa, nella sfida casalinga col Parma. In panchina si rivedono anche Torregrossa e Masucci. Partono meglio i nerazzurri, che conquistano due corner nei primi dieci minuti sfruttando la spinta di Sibilli e Tourè sul centrodestra. Poi però si materializza l'errore di reparto che tante volte, nelle prime settimane del campionato, era costato carissimo al Pisa. Sul lancio dalle retrovie Brunori prende il tempo a Canestrelli e spizza di testa alle sue spalle. Il taglio da sinistra verso il cuore dell'area di Di Mariano non viene assorbito da Calabresi: il numero 10 palermitano fa due passi e fulmina Nicolas. Palermo avanti all'11'. Nell'azione si fa male Nicolas: fastidio muscolare alla coscia destra: il portiere brasiliano viene soccorso dai sanitari per dare tempo a Livieri di riscaldarsi quel tanto che basta per prendere possesso della porta.

I padroni di casa scelgono di palleggiare il minimo indispensabile, lanciando sistematicamente cercando le sponde di Brunori e gli inserimenti degli esterni e dei centrocampisti. Il Pisa fatica un po' troppo a leggere queste situazioni e ci mette diversi minuti a trovare il giusto assetto. Poi, improvvisamente, la magia che riporta il match in equilibrio. Il cross dalla sinistra di Marin viene soltanto sporcato dalla difesa rosanero: la palla balla al limite dell'area, Tourè si coordina e al volo, con il mancino, la spedisce all'incrocio di pali lontano. 1-1 al 25'. Il pareggio scuote gli uomini di D'Angelo, che chiudono molto meglio degli avversari la prima frazione. I nerazzurri continuano a palleggiare nonostante le condizioni pessime del campo e arrivano alla conclusione altre due volte con Marin e Ionita. In entrambi i casi manca la potenza e Pigliacelli può bloccare comodamente.

Sembra tutto apparecchiato per un intervallo in equilibrio, nonostante i tentativi ripetuti del Pisa di scardinare il bunker rosanero, ma in contropiede i padroni di casa ritrovano il vantaggio. Nagy al 47' si lancia in una percussione centrale e calcia dal limite: in qualche modo la difesa di casa ribatte, aprendosi la via del contropiede. Brunori pilota la sfera fino al limite dell'area pisana, poi dallo spigolo mancino pesca l'inserimento dalla parte opposta di Elia: destro di prima intenzione e palla in rete.

Le prime fasi del secondo tempo sono molto spezzettate: Bettella (appena entrato) da una parte e Calabresi dall'altra si beccano due gialli. Ma c'è anche lo spazio per assistere a un'occasione per parte. Prima è Brunori che sfrutta l'ennesimo lancio centrale per incunearsi tra Barba e Canestrelli: ottimo lo stop, male la conclusione. Poi Sibilli calcia fortissimo una punizione dal limite: palla alta di poco. Ma sono i padroni di casa ad essere usciti meglio dagli spogliatoi e al 57' esultano per la terza volta. Il cross dalla sinistra viene respinto corto dalla retroguardia nerazzurra, la palla arriva a Elia che col destro dal limite scaglia un diagonale imprendibile per Livieri: 3-1.

Adesso il Pisa sbanda visibilmente e va a centimetri dall'incassare il poker. Nagy sbaglia a centrocampo, Brunori sgasa verso la porta ma un attimo prima del tiro viene chiuso in corner da Barba. D'Angelo cerca di correre ai ripari richiamando Calabresi e Ionita per gettare nella mischia Tramoni e Esteves. La scossa arriva immediatamente. Proprio Tramoni dialoga con Tourè e sfonda sulla destra: il primo tiro viene respinto con un miracolo da Pigliacelli, ma sottomisura c'è Gliozzi per il tap-in del 3-2. Allora è tempo di un altro paio di cambi: fuori Barba e Nagy, dentro Torregrossa ed Hermannsson. Nonostante tutte le difficoltà del pomeriggio, il Pisa dà fondo a tutte le sue energie e al 78' arriva al pareggio con un'altra gemma. Sibilli va via sulla sinistra e crossa a centro area: Gliozzi di petto accomoda per Tramoni, che di controbalzo trova l'incrocio dei pali.

Ci sono anche i rilfessi di Livieri nella folle ripresa del Barbera. Nei cinque minuti finali saltano tutti gli schemi, con il Palermo che ne ha di più per cercare il nuovo vantaggio. Vido, alzatosi dalla panchina, tocca di testa il cross di Saric: il portiere nerazzurro vola e con le unghie spinge la sfera sul palo. E' l'ultimo sussulto di un pomeriggio pazzo: il Pisa, nonostante i troppi errori in fase difensiva, strappa un punto pesantissimo.

Il tabellino

Palermo-Pisa 3-3

Palermo (4-3-3): Pigliacelli; Buttaro, Nedelcearu, Marconi (46' Bettella), Mateju; Broh (83' Vido), Gomes, Segre; Elia (91' Valente), Brunori, Di Mariano (76' Saric). All. Corini

Pisa (4-3-2-1): Nicolas (18' Livieri); Calabresi (62' Esteves), Canestrelli, Barba (66' Hermannsson), Beruatto; Tourè, Nagy, (66' Torregrossa) Marin; Ionita (62' Tramoni), Sibilli; Gliozzi. All. D'Angelo

Reti: 11' Di Mariano (Pa), 25' Tourè (Pi), 47' Elia (Pa), 57' Elia (Pa), 64' Gliozzi (Pi), 78' Tramoni (Pi)

Ammoniti: Beruatto (Pi), Marconi (Pa), Bettella (Pa), Calabresi (Pi), Elia (Pa), Corini (Pa) dalla panchina, Sibilli (Pi), Nedelcearu (Pa)

Note: arbitro Ermanno Feliciani; angoli 4-3 (0-2); recupero 4' e 5'

Si parla di
Sullo stesso argomento

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Palermo-Pisa 3-3 | Tutti a bordo dell'ottovolante nerazzurro: un punto guadagnato al Barbera

PisaToday è in caricamento