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Esibizione delle Frecce Tricolori "solo spostata, necessario l'annullamento"

Ferma opposizione del Comitato No Base e dell'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università alla decisione del sindaco di far slittare l'evento alla prossima primavera

Solo una richiesta di far slittare l'esibizione delle Frecce Tricolori da parte del sindaco di Pisa (in seguito alla tragedia di Caselle) che non soddisfa il Comitato No Camp Darby, il quale, insieme al gruppo consiliare Una città in comune e al sindacato Cub Pisa, aveva chiesto di annullare lo show.

"Le esibizioni sono solo rinviate come si evince dalla dichiarazione a mezzo stampa rilasciata dal sindaco. Quindi ragioni di opportunità e non ripensamento su questo genere di manifestazioni come si evince del resto dalla nota diffusa a mezzo stampa e via social" sottolineano dal Comitato No Base.

Sulla vicenda interviene anche l'Osservatorio contro la militarizzazione delle scuole e delle università: "Riteniamo assolutamente insufficiente la decisione della Giunta comunale di sospendere fino alla prossima primavera le esibizioni delle Frecce Tricolori previste per il primo ottobre sul litorale pisano. A nostro avviso si tratta di una soluzione temporanea e non risolutiva, e deve diventare necessariamente un’occasione per un’ampia e articolata riflessione sull’inopportunità delle manifestazioni di questo tipo per tutto il territorio pisano".

"A parte il costo elevatissimo della parata a discapito di un welfare oramai al collasso e il considerevole impatto sull'ambiente che ne consegue, l'idea stessa di una manifestazione tesa a esaltare le capacità acrobatiche di strumenti di guerra trova tutta la nostra contrarietà - proseguono dall'Osservatorio - lo spettacolo dell'addestramento al combattimento aereo è molto distante da ciò che andrebbe offerto ai cittadini e alle cittadine, ma soprattutto agli studenti e studentesse di ogni fascia di età. Uno spettacolo che presuppone l'assenza totale di riflessione critica sulla funzione degli aerei da guerra e che, anzi, rende una visione annacquata della realtà attraverso una parata del tutto simile a un videogioco. Non si avverte davvero la necessità di questa pratica di esaltazione degli strumenti di guerra davanti al problema di un già complesso contesto internazionale. Non c'è nulla da esaltare né il primo ottobre tantomeno in primavera. È nostra ferma convinzione che manifestazioni del genere non dovrebbero semplicemente mai più tenersi".

"Mentre avveniva il ripensamento del sindaco di Pisa, la città ospita il raduno annuale dei Marinai d'Italia che alla Stazione Leopolda hanno organizzato una mostra sulla storia della Marina Militare" proseguono dall'Osservatorio, mostrando uno dei manifesti esposti:
 

manifesto marinai d'italia-2

"Si tratta di una unità speciale della Regia Marina italiana, prima flottiglia MAS istituita, il cui nome è legato a numerose imprese belliche di assalto e incursione. A capo della X flottiglia c'era Valerio Junio Borghese che, con numerosi ufficiali e soldati, aderì alla Repubblica Sociale Italiana combattendo a fianco dei nazifascisti - concludono dall'Osservatorio - a onor del vero il reparto della Xª MaS repubblichino non è riconosciuto dallo stato italiano come successore legittimo della Xª MaS regia, ergo non si capisce la ragione per la quale si debba onorare la storia della Marina Militare esaltandone pagine ingloriose e anticostituzionali. E di questo chiediamo conto alla Giunta di centrodestra pisana".

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