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Cronaca

Il 2020 è l'anno del Coronavirus: la cronistoria di cosa è successo a Pisa

Paura e misure di contenimento fino ai lockdown, poi la solidarietà, infine le polemiche: è la storia della pandemia lunga quasi 365 giorni

Il caos, si va verso il blocco e c'è la reazione

E' il momento in cui si susseguono via via maggiori restrizioni alla vita quotidiana. Stop alle aggregazioni di persone, alle cerimonie religiose, chiudono musei ed edifici pubblici. Fra i primi monumenti 'off limits' non potevano che esserci quelli di Piazza dei Miracoli, fra i più visitati al mondo. Ci sono anche i primi limiti alle aperture di negozi ed attività commerciali, che già lamentavano perdite: è dell'8 marzo l'imposizione di chiudere alle 21 nelle zone della movida. Nella stessa data viene data notizia del primo decesso a Pisa, con la dicitura "aveva patologie pregresse" che nel primo periodo sarà corollario costante.

I ricoveri aumentano e l'ospedale di Pisa sospende le attività ambulatoriali differibili. L'Italia diventa zona rossa dal 10 marzo, partono i dpcm a pioggia. Sono i giorni più convulsi della prima ondata. Richiami alla responsabilità, denunce sulle perdite economiche, bollettini medici sui contagi, restrizioni e controlli - quantomeno tentati - sugli accessi in Regione. Si ricorda infatti la polemica sugli arrivi in massa dalle zone rosse. Si ricorre ad ogni mezzo per scongiurare la diffusione dei virus, in città addirittura la Polizia Municipale ricorda il divieto di assembramento con i megafoni

Con l'aggravarsi dell'epidemia, la paura e l'attesa del picco dei contagi, il blocco dei negozi, parte anche la voglia di reagire, di resistere. Iniziano i primi progetti solidali per aiutare anziani e famiglie in difficoltà, ad esempio con la consegna a domicilio di generi alimentari. Compaiono anche in provincia di Pisa gli striscioni 'Andra tutto bene'. Parte una raccolta fondi per l'ospedale pisano che avrà molte adesioni e successo. Sono giorni 'caldi', lo dimostra anche una curiosità: uno degli articoli più letti del 2020 su PisaToday è la notizia dell'allontanamento per 3 anni dalla città per un uomo trovato in giro di notte senza autocertificazione.  

A metà marzo sono chiusi anche i parchi, con sanificazione delle strade cittadine. Non mancano anche le polemiche, come sul caso dell'iniziativa della futura candidata alle regionali per la Lega - poi sconfitta - Susanna Ceccardi, in Spagna con un pullman per recuperare degli italiani rimasti bloccati. Uffici, imprese e Università si affidano, con qualche difficoltà, all'online ed allo smart working. Monta il tam tam della necessità di mascherine e presidi di tutela, così come la caccia a chi fa jogging. Il lockdown, con tutte le sue criticità, è ormai una realtà. 

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